Raccontare di sé in 140 caratteri non è semplice, e se i twitt hanno creato una sorta di linguaggio cinguettante che deve sapersi bastare (liberando in alcuni casi genialità insospettate), le bio di Twitter raccontano molto degli utenti – nel bene e nel male: in alcuni casi sono leggere, ironiche ed esilaranti, in altri sono grevi come rutti e maledizioni.
Tanto che ci sarebbe molto da dire.
(l’italiano invece non ti ha mai incuriosito, a quanto pare)
(ognuno ha i sogni che si merita)
(una personalità dellamadonna)
(mete imposte? da chi? dal SSN?)
(possiamo già immaginare, grazie)
(il lupo travestito da agnello)
(questa sì che è interessante – soprattutto alla parola “personalised”)
(aiutatelo)
(ecco il vero nocciolo del problema!)
(e poi? basta?)
(insieme a “dolcemente complicata”, uno delle bio più terrificanti)
(lui mi ha fatto spaccare, TOP!)
(E ANCHE LUI! LOL!)
(lei un po’ meno….)
ahahahah grazie Elena per questa risata pomeridiana 😀 i primi due li followo subito, direi! (lo spazio prima della virgola è il male…)
hahhahahhaha 😀
Aspetta, vado a revisionare la mia bio, ho pauraaaaaa.
Se hai scritto “chi mi ama mi segua” ti defollowo.
Domenicoquellobono mi sa che è lo stesso che mi ha mandato il CV con il codice fiscale al posto del cap.
No, ti prego
Ti meravigli? Posso raccontarti di quello che mi ha inserito anche il suo IBAN.
Il gruppo sanguigno mai?!?!?!
Non sia mai! E’ un invito allo stalking 😀